Commentario abbreviato:Giobbe 19:2423 Versetti 23-29 Lo Spirito di Dio, in questo momento, sembra aver agito con forza sulla mente di Giobbe. Qui egli testimoniò una buona confessione, dichiarò la solidità della sua fede e la certezza della sua speranza. Qui si parla molto di Cristo e del cielo; e colui che disse queste cose, dichiarò chiaramente di cercare il paese migliore, cioè il cielo. A Giobbe è stato insegnato da Dio a credere in un Redentore vivente, a cercare la risurrezione dei morti e la vita del mondo a venire; si è confortato con l'attesa di queste cose. A Giobbe fu assicurato che questo Redentore dei peccatori dal giogo di Satana e dalla condanna del peccato era il suo Redentore e che si aspettava la salvezza attraverso di lui; che era un Redentore vivente, anche se non ancora venuto in carne e ossa, e che all'ultimo giorno sarebbe apparso come Giudice del mondo, per risuscitare i morti e completare la redenzione del suo popolo. Con quale piacere il santo Giobbe si dilunga su questo! Che questi detti fedeli siano incisi dallo Spirito Santo nei nostri cuori. Siamo tutti preoccupati di vedere che la radice della questione sia in noi. Un principio di grazia vivente, vivificante e comandante nel cuore è la radice della questione; è necessario alla nostra religione come la radice dell'albero, a cui deve la sua fissità e la sua fecondità. Giobbe e i suoi amici differivano sui metodi della Provvidenza, ma erano d'accordo sulla radice della questione, la credenza in un altro mondo. Riferimenti incrociati:Giobbe 19:24Dimensione testo: |